venerdì 7 dicembre 2012

SONG OF THE CHANG RIVER




    POEM BY YUAN CHANG - CHING

    DRAWING BY WU CHING - PO








Novantadue gomiti ha il fiume chang, gli alberi e le colline attorno sono celati nella bruma.
All'alba il fiume rispecchia il rosso cielo, le sue acque si tingono del colore del fiore di pesco.
Tre giovani ragazze vivono sulla riva del fiume.

La prima si chiama Ho-ho, la seconda Ling-ling e la terza Tzu-chiu - ying.
Come le radici dei salici si attorcigliano, così sono legati insieme i cuori delle ragazze.

Gaiamente esse ridono l'una dell'altra spensierate.
Timidamente esse esprimono l'un l'altra i loro segreti.

Ognuna ha bisogno della stessa cosa - sposare l'uomo del suo cuore ed amarlo sino alla fine.


Ma  il destino  di una delle giovani ragazze è un cervo volante dal filo reciso.
Ogni cosa resta nelle mani dei suoi genitori.
La mezzana,  Xia Chang, attraversa il fiume; 
i suoi occhi guardano Ho - ho in alto e in basso.
I genitori pensano all'argento ed all'oro;
 la ragazza - al suo cuore e di quale uomo  potrebbe essere.
Lei non sa nemmeno il suo nome, se lui sia giovane o vecchio.
La ruota gira. Solamente il diavolo conosce se rossa o nera: è la sua fortuna.
L'affanno rode il suo cuore. Per tre giorni non può mangiare.



Alla terza luna fioriscono gli alberi di pesco e di albicocco; il dado è gettato, la risposta è data.
La lunga capigliatura della ragazza è girata in un modo naturale,
e la sua sedia nuziale portata lontano, oltre il fiume.
Passano quattro stagioni. 
Quando gli alberi da frutto nuovamente fioriscono per la festa del villaggio.
Mano nella mano, esse passeggiano presso la riva del fiume,
le lacrime scendono sulle loro guance.
Una nube si spinge sopra la luna, 
l'acqua scorre sulla sabbia,
come Ho-ho, che piangendo, racconta la sua storia.






"Non ancora diciottenne, mi sono maritata con un uomo di quarant'anni, 
calvo, il viso peloso, la bocca sdentata ed un cuore nero come il diavolo.
Da quando sono entrata nella sua casa la mia vita è stata amara come il fiele.
 Devo cuocere due qualità di riso nella stessa pentola.
La suocera si lamenta che è troppo duro,
la cognata grida che è troppo tenero.
Entrambe mi battono e poi mangiano mentre io le guardo.
"Una moglie è uno strato di fango sul muro", ripete sempre mio marito.
"Quando voi sarete morta io potrò comprarmi un'altra moglie"
"Quando tutte queste mie sofferenze avranno fine?"



Nell'oscurità, presso il salice, si sente un pianto, come un leggero flutto che lambisce la riva.
E' Ling - linhg che racconta la sua storia:
Quando il suo morale è alto egli mi accarezza.
Quando è di cattivo umore mi batte.
Io servo al suo piacere, vigilo se ha fame o freddo. Rammendo, cucino e filo dall'alba a mezzanotte. Spingo la macina per dei giorni interi. 
Qualsiasi cosa che va male, la colpa è mia.
"Una moglie è comprata come un cavallo" ripete. "Posso usarti e batterti a volontà. Questa è la legge".Io sono come il logorato abito imbottito che egli indossa se fa freddo e  se fa caldo lo getta in un angolo.

Nell'oscurità, presso il salice le canne tremano, i petali dei fiori cadono nel fiume come Tzu Chiu - ying riversa le sue miserie.
"Io fui sposata alla terza luna, ma dal primo giorno al decimo, affrettai la costruzione di una nuova fossa.
I miei genitori si preoccuparono solo del denaro e mi sposarono ad un uomo ammalato e moribondo. Io gli diedi un figlio che lui non vide mai. Il mio bambino è solo con la madre e non ha un padre da amare.
Mia madre mi spinge a sposarmi nuovamente, ma io temo di cadere nel buio.
Disdegno è disprezzo è la sorte della vedova che si risposa.
Mio figlio non deve essere disprezzato e maltrattato. Questa è una brutta strada per una donna. Io voglio restare vedova.
Non voglio essere battuta, non rimproverata. Voglio solamente allevare mio figlio". 




Il battito del tamburo echeggia dal teatro del villaggio dove si cantano i vecchi tempi trascorsi  ma mai un canto per un cuore di donna.
Se noi potessimo semplicemente sollevare le montagne e frantumare le vecchie  regole!...

IL sentiero battuto da diecimila generazioni diventa una grande strada. 
L'acqua scorre, diecimila anni  formano un profondo e vigoroso torrente.
Novantanove gomiti ha il fiume Chang.
Guidati dal presidente Mao, noi abbiamo riordinato terra e cielo.
Scrivetelo! Non su carta, perché l'inchiostro può svanire.
Non scolpitelo nemmeno su un fusto che gli insetti potrebbero rodere;
Ma prendete martello e scalpello e scolpitelo profondamente nella roccia.

IL Partito Comunista e Mao Tze - tung hanno portato luce e gioia nel nostro paese.
Con loro noi abbiamo combattuto gli invasori giapponesi, scacciato "Chiang il valvo", raggiunto la nostra liberazione.
Affitto ed interesse sono ridotti. Poi viene la riforma agraria e la donna salta fuori dalla sua gabbia di ferro! 




Il fiume Chang straripa dagli argini spazzando lontano le mura della prigione feudale. 
Ecco la libertà di un matrimonio. I genitori non possono più scegliere. Così per le mezzane  - lasciate che muoiano di fame! 
L'uomo cattivo bolle di rabbia; la crudele suocera è sconvolta.
Le idee feudali sono sovvertite. Ho-ho divorzia da suo marito e inizia dal suo uscio, una libera umana esistenza. 


Le brezze di primavera soffiano, mille fiori 
sbocciano. Se essi disprezzano le api, vogliono avvicinare le farfalle.
Ho-ho lavora bene; è graziosa e abile.
Molti la desiderano. Lei soffre di solitudine, ma ora è indipendente. Chi vuole scegliere? 
L'oro è staccato  dai grani della sabbia. 
Ho-ho sceglie Wang Sun - han. I due aprono i loro cuori . 
"Io scelgo una donna con nuovi pensieri".
"E io, un uomo che serve il popolo".
Migliore di tutte è la nostra libera scelta.





Lei non siede su una portantina velata, ma monta a cavallo. Si avvia secondo il nuovo uso, mano nella mano col suo fidanzato. Il novello sposo indossa il suo berretto dell'armata; la sposa un vestito rosso. 

L'orchestra del villaggio allieta con la musica, così la coppia celebra il suo matrimonio. 
Essi non si inginocchiano dinanzi agli dei  del cielo e della terra; ma ciascuno si rivolge una volta al ritratto del presidente Mao e una volta ringraziando riconoscente i combattenti del popolo, verso quello di Chu Teh il comandante in capo.
Nelle terre liberate vive il popolo liberato.
La sposa col suo sposo sono amati da tutti. Ma ora gli deve partire, rientra al fronte del sud.
La notte di nozze è troppo corta, là frequentemente succede così.



Il fiume Chang scorre, i salici sono verdi e l'aria è profumata dai fiori.
La strada è aperta per tutte noi donne. Dobbiamo procurarci il nostro cibo, dipende da noi, solamente allora saremo libere. Quest'anno è necessario produrre maggiori raccolti. Nello stesso tempo che gli uomini portano il grano ai combattenti, le donne vogliono coltivare.
Sette ragazze costituiscono un collettivo, con Ho-ho per loro capo. Noi tutte seminiamo fave in questo campo, meloni in quello e lino sull'una e sull'altra sponda del fiume. Alzandoci all'alba, ritornando tardi, cantando così noi lavoriamo.




Il marito di Ling-ling, Erholao-Ruai, tornando a casa dopo un'assenza di due settimane, trova l'alloggio al buio, nessuno nell'interno, niente cibo nella pentola, niente acqua nella giara. Rabbiosamente corre a cercare sua moglie, "Dov'è quella creatura che cucina per me?" Egli domanda al zia Chang, la vecchia intrigante.
"Tua moglie" le risponde "è andata con mia nuora e quella stordita di Ho-ho a cantare nelle strade.





Egli si precipita a casa di Ho-ho nel momento in cui il collettivo ha deciso di invitare uno degli uomini ad insegnare loro l'agricoltura. Ho-ho s'alza di scatto e batte le mani. "Ecco l'uomo che ci vuole!"Ella grida.
Erh Lao - Kuai brontola: Il vostro è un destino di passeri che stanno tentando di volare con un'aquila!" e sprezzante si allontana.
"E' così che è abituato a fare!"  dice Ho-ho. "Egli è modellato all'antica e disprezza le donne"- Ma tu puoi convincerlo se usi il modo giusto. Torna a casa ora e questo è  quello che devi dire...."
Nella casa buia, Erh Lao - Kuai mormora: "Io non posso soffrire i suoi capelli perché se li è tagliati corti. D'altronde, è illecito oggi battere una donna. La caccerò via? Ma ora uno non può più comprare una nuova moglie!" Il vecchio ordinamento feudale è sovvertito e il nuovo giorno egli si trova di fronte.

Risa e voci si odono nella strada. 
Ling - ling entra in casa cantando. 
"Se tu vai con il collettivo, io chiedo il divorzio!" Minaccia suo marito mentre lei prepara il letto.
"Tu non hai nessun motivo per divorziare" esclama sorridente Ling - ling. "Non è un delitto lavorare nei campi". 
"Il tuo posto è presso la stufa. Io ti proibisco di toccare la mia terra!" "La tua terra?" domanda Ling -ling prontamente "Sul documento di proprietà c'è anche il mio nome" "Benissimo" egli replica "D'ora in poi agiremo separatamente. Tu potrai stabilire il tuo possesso della stufa, ma non toccare il mio riso".
"Non sei così forte" dice Ling-ling "Vi sono cose da stabilire. Nell'anno trascorso ti ho fatto cinque paia di scarpe, due vestiti, di cui uno imbottito di cotone. Vuoi pagare per il mio lavoro? Ho anche tessuto la tela, tu l'hai venduta comprando un asino. Tre parti della bestia sono mie. Ho lavato i tuoi panni, preparato il tuo cibo. Noi siamo uguali ora, tu devi darmi ciò che mi spetta, oppure, chiederemo alla corte di decidere?"
"Lao-Kuai" dice dolcemente da sotto le coperte, "Nessuno più presta attenzione ai tuoi pregiudizi - oggi".



Al levar del sole Ho-ho e le ragazze partono per i campi. Ling-ling racconta come suo marito è stato ridotto al silenzio. Le sue amiche cantano per la gioia. La vecchia esistenza è finita, quando una donna era unicamente una schiava, per cucinare, lavare ed allevare i bambini. Gli uomini dimenticano ciò. Una casa ha bisogno di un trave così come di un pilastro, così il mondo ha bisogno di donne e uomini. 




Il fiume sciacqua la bianca sabbia. L'impetuoso flutto si ritira lasciando due anse.
Due ragazze di buon cuore, parlano della loro amica: "Che sarà di Yzu Chiu-ying? perché lasciarla alla sua cattiva sorte? Lasciateci andare da lei".
Così le tre amiche si incontrano. All'inizio esse parlano del passato, poi del presente. Chiu-ying arrossisce e dice: "Care amiche, voi siete come i girasoli sbocciati. Io sono come uno stagno di acqua nera. Davanti agli altri abbasso il capo e nascondo la mia vita intima. Loro dicono che io sono cattiva, ma la vita è dura per una vedova. Per portare l'acqua, per tagliare la legna da ardere, riparare la mia porta rotta è necessario l'aiuto di un uomo. Il mio cuore è triste, non ho nessuno su cui contare. Allora vado dal mio vicino, egli è un uomo sposato ma è contento di lavorare per me e mi tenta a fare del male. Oh sorelle, aiutatemi!"






Il piccolo orfano si sveglia, piangendo.
Lei lo calma mentre le sue lacrime le cadono sul viso.
"Non è abituato a piangere!" esclama amaramente.
"Ricordati di quella vedova di tua madre".





Ho-ho parla: "Perché biasimi  il fato e compiangi te stessa?Tu non puoi appoggiarti su un gambo di lino. Evadi dalla tua gabbia feudale, vieni con noi!" "La gente mi chiama con dei cattivi nomi, io porterei la vergogna con voi" "Chi osa diffamarci se camminiamo sulla retta via!" "Io non ho mai praticato il lavoro dei campi. Sono debole e sgraziata". "Una sbarra di ferro può essere trasformata in un ago. Hai dimenticato le parole del segretario del Partito Comunista - Una donna può gridare al paese, ora" 
Novantanove gomiti ha il fiume Chang.
Lungo la sua riva, sotto i salici, Tzu Chin-yin percorre la sua nuova strada. Il primo giorno è duro. I muscoli fanno male, la bocca e le labbra bruciacchiate . le altre la confortano: "In principio anche noi eravamo così" 
Il secondo giorno lei è nuovamente sul posto. Tutte la lodano. Il terzi giorno va in anticipo e canta mentre lavora.
Il crepuscolo sta scendendo mentre lei ritorna verso casa. L'uomo l'attende. Prendendole gli arnesi dalle sue mani egli le dice: "La luna non sempre è piena, i fiori non sbocciano per sempre. Prenditi il tuo riposo, abbi cura della tua giovinezza. Il sole può oscurare la sua faccia. Perché cerchi di essere una lavoratrice modello? Io sono vento, ho acceso il fuoco e ti ho preparato un po' di cibo".
Lei è stanca; lui le offre riposo e conforto. Finirla con lui ora? Il pensiero pugnala il suo cuore.
Lui è amabile con me - ma ha una moglie che batte e rimprovera. A casa mia trova riposo - ma desidera egli il mio buon nome? Lavorare e vivere sola? O restare con lui ed essere derisa da tutti? Come devo fare?
La nuova strada - scelgo la nuova strada!
"Amico mio, non venire più a casa mia. Questa notte ci separeremo. Va per la tua via, non affliggerti.
Ezu chin - ying vuole vivere una nuova vita".


Presso l'olmo avvizzito vengono i corvi con un gran gracchio. Senza niente da fare, zia Chang agita la sua lingua con cattiveria. "L'anno scorso abbiamo avuto la Riforma  Agraria. Quest'anno le donne sono sfrontate. Una buona moglie non dovrebbe uscire dalla porta, ma queste male spose vanno ovunque! Esse si ritrovano in compagnia per un reciproco aiuto - ma si stanno divertendo con gli uomini nei campi di frumento, facendo l'amore sui fianchi della collina"
Erh Lao - Kuai è irritato come un asino impiastrato, non osando bollare e rimproverare. Stanno le donne realmente dissodando la terra? Egli deve scoprirlo. Le spine graffiano il suo viso quando egli furtivamente si arrampica per la scarpata. Il grano sta maturando forte e vigoroso, i meloni stanno distendendo i loro viticci in ben ordinati filari!
Fortunato ErH Lao - Kuai! I suoi occhi alfine sono aperti.
"E' vero allora! Quando le donne sono libere possono lavorare come gli uomini. Se noi lavoriamo uniti possiamo seminare e mietere un raccolto f''oro!"


L'olmo avvizzito stride e mormora.
La vecchia zia Chang è sempre lì col suo dispettoso ciarlare, dimenando il suo capo con due vecchi uomini inaciditi: "Questa è una civetta, quest'altra è un incendio d'amore, nel gruppo sono tutte donne di facili costumi!"
Erh Lao - Kuai ne ha abbastanza - egli conosce la verità - ora.
"Vecchia strega!" urla, ardente di collera. "Non c'è vento ma tu agiti una tempesta! Senza nulla da fare, tu stai seduta raccontando le tue menzogne. Le donne, tu dici, vanno fuori sulla collina a trastullarsi - devo trascinarti lassù perché tu veda da sola?"
I polli stridono, ia cani abbaiano, i gatti saltano a ritroso, i bambini vanno di corsa a vedere. La filatrice depone il suo filo, il portatore posa le sue ceste ed il suo palo. Cosa succede? Erh Lao - Kuai sta facendo un discorso!
"Che stanno facendo le donne - lavorano o si trastullano? Alzati, vecchia disgraziata pettegola, confessa!"
La zia Chang si alza in silenzio, col capo chino. Lao - Kuai prosegue: "Ascoltatemi tutti. Io sono stato ingiusto. Ho tiranneggiato questa mia buona ragazza. Le donne sono libere e lei è buona - oggi mi ha convertito!"

"In me è nata una voce, in me è scritto un dramma, raccontare le mie colpe su un giornale - lo voglio. Le idee feudali mi hanno istupidito. Fratelli e sorelle, insegnatemi il modo di diventare migliore!"
"L'uomo e la donna sono simili alla radice ed all'albero, l'uno dipende dall'altra" dice Ho - ho con gioia.
"Ora va e chiedi a Ling - ling di perdonarti"
Sulla'attenti, alzando la mano nel saluuto militare Erh Lao - Kuai affronta sua moglie: "Sciocco" dice Ling - ling, intenerita "Sciocco!" fanno eco i bambini. Tutti ridono fino alle lacrime.




Novantanove gomiti ha il fiume Chang
le sue acque cantano liete.
Sotto i salici presso la riva fiorita di pesco,
larghe strade corrono.
Le onde hanno sbriciolato l'antica prigione,
la gabbia si è infranta.
Gli uccelli volano liberi.
Il fiume Chang canta alla libertà.



Traduzione dall'inglese di: Maria Teresa Bignelli e di Luigi Tribaudino